Le meditazioni degli Esercizi spirituali 2015

 CAM01506Perché gli Esercizi spirituali?

Noi abbiamo bisogno di riaccostarci alla fonte che dà vita e disseta il cuore. Abbiamo ascoltato la parola di Dio dove diceva: “Venite a me voi assetati, venite all’acqua voi che avete sete!” Questa è la condizione per entrare nel clima di un cammino spirituale: avere sete! Soltanto chi ha sete capisce che cos’è l’acqua. Soltanto chi è sordo e ha patito la sordità capisce che cos’è l’ascolto di una parola. Normalmente ascoltiamo la parola di Dio come dei sordi che non sentono che questa Parola entra dentro di loro e fa sentire la pienezza della sua voce. Immaginate che una persona carissima, che per anni e anni non avete più sentito, vi chiami al telefono e vi dica: “Non mi riconosci?” Eppure quel tono di voce vi ricorda qualcosa, e allora le chiedete di ripetere e intanto quel tono di  voce vi richiama una storia, e subito è gioia di poter parlare con lei. Noi, con la parola di Dio siamo così, un po’ smemorati. Abbiamo bisogno di ascoltarla tante volte, di lasciarci in qualche modo toccare affinché ci diventi famigliare. Impariamo poco alla volta a capirla. Per questo, durante gli Esercizi, si cerca di stare in silenzio e anche se andate a casa cercate di vivere un po’ di silenzio interiore e, incontrando qualcuno date il buon giorno traendolo fuori dal silenzio interiore. Uno dei problemi più gravi della società è che abbiamo fatto assuefazione alle parole, per cui non hanno più la loro forza nativa. Siccome sono figlio di contadini, ho in mente quando i campi, in questo periodo, vengono arati. La Parola è come l’aratro che rovescia i tuoi pensieri, essi hanno bisogno di essere rivoltati come il terreno. Se non si rivolta, la terra diventa arida, deve prendere ossigeno, essere messa a contatto con altre buone sostanze se no non è più feconda.

Accogliere l’invito agli Esercizi, ascoltare la parola di Dio, lasciarci toccare da questa Parola, vuol dire fare questo lavoro. Ma questo lavoro lo potete fare soltanto voi e non altri. Io posso soltanto darvi l’input, posso cercare di suggerire delle parole, ma se esse non entrano dentro è come se si rimanesse ancora in quel terreno calpestato, calpestato che, quando piove, scivola via. Ciascuno di noi è il terreno. Io stesso, prima di parlare, ho bisogno di andare a pescare dentro di me la verità delle cose, ascoltando la Parola che mi fa nuovo.

Dalla Risurrezione di Gesù una vita nuova per il mondo è il percorso che faremo.

Quando uno si immerge nella fede di Gesù morto e risorto si trova ad essere all’interno di una vitalità totalmente differente rispetto a quella di una persona che vive, un poco, alla maniera del lombrico, vale a dire un po’ nascondendosi nella terra e un po’ strisciando per terra. Se osservate, la nostra vita talvolta si svolge così. Ci divertiamo dentro le cose, pensiamo alla sopravvivenza, cercando questo o quello, ci diamo da fare e arriviamo alla sera scontenti di noi stessi. Poi ci mettiamo una pietra sopra per ricominciare il giorno dopo l’eterna fatica ed essere alla fine tristi o perlomeno inappagati. E invece avremo bisogno di ritrovare la nostra libertà, di sperimentare come il rapporto con Cristo sia liberante perché l’uomo libero è un uomo che sa guardare la sua umanità con lo sguardo diverso da quello di chi è tutto proteso ad afferrare e trattenere tutto per sé. L’uomo libero è una persona che finalmente ha imparato ad accettare il proprio corpo con i suoi limiti, a guardare le sue abitudini peccaminose e a sentirne il dolore, ma anche a vedere che esse sono lo spazio dentro il quale Dio costruisce una nuova vita, con un abito di umiltà. La fede ci fa guardare la vita con occhi spalancati come quelli del bambino che è meravigliato di tutto. Siamo diventati un po’ tutti materialisti: ci immedesimiamo talmente nelle cose che esse diventano l’ossessione quotidiana. Se la nostra vita è sotterranea, nascosta, strisciante, alziamo lo sguardo verso Cristo: è lì la sorgente! Nella morte e risurrezione del Signore c’è una vita nuova: la più grande avventura che vi auguro di fare in questi giorni. Incontrare persone libere nel cuore è veramente appagante, riempie di pace e permette di contagiare persino gli altri. Detto questo ci introduciamo ad ascoltare la Parola di Dio.

  1. meditazioni di martedì 18 agosto
  2. meditazioni di mercoledì 19 agosto
  3. meditazioni di giovedì 20 agosto
  4. meditazioni di venerdì 21 agosto

 

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