MONTANARO – L’appuntamento con lo spettacolo di Natale, organizzato dalla scuola Paritaria di Montanaro è ormai, tradizionalmente, un momento che tutti aspettano con impazienza. Sarà perché la recita sancisce l’arrivo delle tanto desiderate vacanze di Natale per gli studenti, sarà perché i genitori non vedono l’ora di ammirare i propri pargoli che si cimentano su un palcoscenico, resta il fatto che, anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo nella Chiesa B.V. Assunta di Montanaro, si è radunato un folto pubblico, pronto ad emozionarsi ed applaudire.
Giovedì 21 dicembre, sin dalle ore 20, bambini e genitori attendevano di entrare in chiesa, dove le maestre erano pronte ad assegnare i costumi e a definire gli ultimi dettagli prima di “andare in scena”. E quando le porte della chiesa si sono aperte per accogliere i genitori, tutti i giovani attori/cantanti erano già posizionati nei vari altari laterali della chiesa, raggruppati per classe, con un lumino acceso tra le mani, mentre un dolce canto natalizio passava in sottofondo.
Il tema dello spettacolo “Un tesoro per tutti” era quest’anno volto a individuare il vero simbolo del Natale. A far da “padroni” della scena i bambini di 5° elementare, incredibilmente bravi e disinvolti, ognuno dei quali interpretava uno dei simboli del Natale: Babbo Natale, la Befana, l’albero di Natale, il panettone, i regali, il presepe, i Re Magi, la stella cometa, solo per citarne alcuni.
Tre giudici avevano il compito di ascoltare le motivazioni dei vari simboli del Natale e scegliere quello autentico, il numero 1, il simbolo dei simboli per eccellenza del Natale. Lungo questo filone quindi si sono succeduti i vari interventi recitati dei bambini, volti a spiegare perché i giudici avrebbero dovuto scegliere proprio loro; interventi intervallati da splendidi canti, interpretati dagli studenti delle altri classi. Canti pieni di significato, con tanti spunti non solo per i bambini, ma anche per i grandi, sul significato del Natale ovviamente, sul senso della creazione, sulla diversità come ricchezza, dove ognuno, a seconda dell’età e della predisposizione d’animo, ha potuto cogliere. Emozionanti e dense di significato le parole cantate dalla Stella Cometa: “Anche se sono diversa, anche se ho la coda, anche se sono buffa, io Lo ringrazierò”. Al termine dello spettacolo arriva la decisione dei giudici: il vero simbolo del Natale è la Luce portata da Gesù nel mondo; solo questa Luce autentica carica di significato tutti gli altri simboli del Natale. Senza questa Luce vera, tutti gli altri simboli sono vuoti. E così si chiude lo spettacolo, con un canto interpretato da tutti i bambini della scuola e con i ringraziamenti a don Aldo Borgia per l’ospitalità offerta in chiesa e alle maestre, incredibili “elfi tuttofare” in veste di sceneggiatrici, costumiste, insegnanti di canto e di recitazione, ma soprattutto donne armate di santa pazienza!
Mara Foresto