Idee, riflessioni, echi lasciati dagli Esercizi Spirituali.
Non c’è due senza tre! Proprio così, grazie a Dio, per la terza volta ho avuto la gioia e la possibilità di poter partecipare agli Esercizi Spirituali che le suore di Montanaro aprono a quanti vogliono dedicare un po’ di tempo per ritrovare se stessi. Il tema di quest’anno è stato: “La vita del credente: vita di grazia nello Spirito”.
Gli esercizi sono stati guidati da Padre Antonello Erminio che, con la consueta chiarezza, semplicità e nello stesso tempo profondità ci ha proposto un cammino unico e prezioso per incontrare il volto di Dio innanzitutto in me stessa e poi intorno a me, nei fratelli che incontro nella vita di ogni giorno. Durante questi giorni di riflessione, preghiera e silenzio ho avuto l’occasione di prendere in mano la mia vita; sento spesso l’urgenza di dare un senso al tran tran di ogni giorno, ho bisogno di scoprire che al di là di tutto, posso vivere i giorni che Dio mi concederà come qualcosa di bello, di interessante, di arricchente anche se dovrò dedicarmi alle consuete faccende quotidiane.
In questi giorni so che posso trovare qualcosa che può saziare la mia fame di senso. Bella è stata l’immagine usata da P. Antonello che noi siamo come terra riarsa durante la calura estiva, terreno che ha bisogno di essere irrorato dalla grazia di Dio per tornare a dare la vita con rigoglio! Sento spesso questo bisogno profondo di lasciarmi penetrare da “quell’acqua” che placa l’ arsura del mio animo, reso secco dalle difficoltà, dalle mie incoerenze, dai problemi piccoli e grandi della vita… Ecco che mi viene in mente l’episodio della Samaritana: “Se uno beve dell’acqua che Io gli darò, non avrà mai più sete….” L’acqua vivificante che può bagnare la vita di ognuno di noi è proprio il capire che, se lo vogliamo, possiamo vivere ed essere in relazione con Dio. E’ solo la relazione con Lui che mi ama, che mi accetta come sono, con le mie miserie, con i miei dubbi che può dare senso alla mia esistenza! E’ solo incontrando Gesù che ritrovo me stessa, che ritrovo il senso del vivere.. Facile….!!??….
No, non è per niente facile, almeno per me, capire e soprattutto vivere questo, non è facile sentirmi figlia di un Padre che mi ama e mi aspetta da sempre… Tante volte questo Padre lo sento lontano…io sono qui che corro tra un impegno e l’altro, tra un problema e l’altro e LUI è là…c’è separazione tra me e il mio Signore. Sì mi rivolgo a Lui quando sono nel bisogno, riconosco la sua grandezza nella bellezza di un fiore, di un tramonto, nel sorriso di un bambino…. ma non lo sento in me, non lo vivo come parte di me. E’ proprio qui che devo cambiare…
Padre Antonello ha cercato in mille modi diversi di farci capire che Lui deve radicarsi in noi, che deve essere parte di noi come lo è un bimbo nel grembo della mamma! La grazia di Dio deve riempirci di Dio, è Dio stesso che vede in me l’immagine di suo figlio, sono spazio in cui Lui si riflette…. Devo capire che il mio rapporto con Cristo è una relazione d’amore vivificante non perché io sono brava, pia, ma solo perché Lui mi ama, perché vuol diventare Colui che conduce la mia vita, vuole che io mi fidi di Lui totalmente come un bimbo si fida della mamma! IL PADRE SA DOVE MI DEVE CONDURRE!!
Bello, vero…. semplice…..ma ecco che il mio “io” parte all’attacco, devi fare questo, devi fare quello….cosa dicono di te se non fai questo… se non fai quello…Insomma voglio essere io al timone della mia vita!…. ma dopo aver camminato tanto…. vago senza meta … insoddisfatta…. arida! Gesù sta aspettando che io capisca quali sono le cose vere che riempiono il mio cuore ! Solo Lui sa cosa ci vuole veramente per me! Non nascondo che questa certezza mi lusinga e mi spaventa nello stesso momento! Mi spaventa perché e so che è solo sulla Croce che Gesù mi ha rivela l’amore infinito del Padre … quindi se mi fido di Lui anch’io devo accettare il dolore e la sofferenza … e capire che solo attraverso la loro accettazione, crescerà la mia intimità, il mio affidamento a Lui.
L’opera più grande di Cristo è stato morire sulla Croce e la croce è il luogo dove si vede il suo amore e la sua grandezza. E’ sulla croce che si vede che Dio è Padre! Un Padre che ha chiesto a suo figlio di caricare su di sé tutta la fatica dell’uomo e del mondo. Solo lo Spirito Santo può aiutarmi a capire la bellezza dell’essere cristiani, capisco finalmente che cosa voleva dire Gesù quando ha detto “Io sono la Via, la verità, la vita”… è Cristo la mia strada, io devo operare, agire, comportarmi come Lui perché la sua strada (la strada della Croce!) è luminosa e mostra come stanno veramente le cose!
In questi giorni, mille sono stati gli spunti di riflessione, e mi viene difficile ora rievocarli tutti… ma uno dei pensieri che mi ha colpito è che noi possiamo amare veramente gli altri solo se a nostra volta ci sentiamo amati! Quale amore è più grande di quello di un Padre che ci ama senza condizioni!!! Altra idea forte e quella che la Salvezza: non ce la conquistiamo con i nostri sforzi, i nostri rosari, le nostre opere ma ci viene data gratuitamente da questo Dio che attraverso il Figlio vuole costruire una relazione d’amore con me misera sua creatura! A questo punto che cosa c’è di più bello che aprirmi all’amore di Dio che sa farmi vedere il positivo anche nelle difficoltà?
Che cosa c’è di più bello che fidarmi di Lui e liberamente abbandonarmi a Lui? Credo che se riuscirò (ovviamente con l’aiuto della Grazia dello Spirito Santo che troverò nell’Eucarestia, nella preghiera, nel silenzio, nell’adorazione…) a vivere intensamente questa relazione filiale con Dio ritroverò me stessa, sarò capace di vivere la vita in modo gioioso, non come un vicolo chiuso ma come un cammino luminoso che si allarga ai fratelli che incontro ogni giorno ai quali trasmetterò la mia gioia, la mia gratitudine verso il Padre! Voglio terminare ripetendo la preghiera che padre Antonello ci ha suggerito di fare: “Signore, nel tuo Spirito dammi quell’energia che mi è necessaria per aprirmi a te e per lasciarmi amare, non perché sono pura ma perché tu mi ami e ti chini verso di me. Questo è il modo migliore per dirti il mio Grazie!”
Questi sono alcuni dei pensieri rimasti al termine dei quattro bellissimi giorni degli esercizi… molte sono ancora le osservazioni che vorrei fare ma trovo un po’ difficile esprimerle con chiarezza. E’ proprio per questo che voglio porgere un grande GRAZIE a Padre Antonello che da bravo insegnante riesce a trovare parole, esempi, aneddoti che rendono con chiarezza, semplicità e profondità gli argomenti proposti adatti a tutti. Ancora un particolare ringraziamento alle suore tutte e in particolare a Suor Maurizia, Suor Rosetta, Suor Cristina che si fanno in quattro per accoglierci, metterci a nostro agio, curare i nostri acciacchi….. Ancora GRAZIE!!!
(una voce per tutti) Robertilla