Due intensi appuntamenti

Due intensi appuntamenti per la festa

Nel tempo gioioso della Pasqua si è celebrata in forma solenne a Montanaro, la festa dell’Annunciazione, la festa delle “nostre Suore” (posticipata al 4 aprile in quanto il 25 marzo era venerdì Santo). Due le serate di preparazione, la prima, venerdì 1 aprile nel salone della Scuola Paritaria, il giornalista Alberto Chiara, caporedattore di Famiglia Cristiana, ha presentato l’enciclica di Papa Francesco: Laudato SI. Come introduzione, un filmato sulla nostra madre terra, maltrattata e sfruttata in modo insensato dall’uomo, generando la cultura dello scarto e trasformando la nostra casa comune in un immenso deposito di immondizie, con il grave problema legato allo spreco e all’ inquinamento dell’acqua; e poi una carrellata sui 6 capitoli del libro, uscito a maggio del 2015, il cui titolo si ispira al Cantico di S. Francesco d Assisi; non un’ enciclica “verde” ma un Magistero sociale.

Il cuore dell’enciclica al paragrafo 160: Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo? Questa domanda non riguarda solo l’ambiente in modo isolato, ma al senso dell’esistenza: Per quale fine siamo venuti in questa vita? Perché questa terra ha bisogno di noi?

Soltanto ponendoci queste domande riusciamo a mettere l’uomo e la sua dignità prima di tutto!

E’ urgente cambiare il nostro stile di vita, senza aspettare che lo facciano i potenti. Papa Francesco ci sta insegnando a vivere in modo più sobrio: meno scorte di cibo quindi meno spreco, acquisti a km 0 e al mercato equo e solidale accorciando la filiera, uso dei mezzi pubblici, controllo sull’uso dei condizionatori, risparmio nell’uso dell’acqua, per dirne solo alcuni! Certo modificare le abitudini non facile, ma le catastrofi ambientali sono dietro l’angolo, e i 244 milioni di profughi nel mondo ci interpellano e reclamano la loro dignità!

La Laudato SI dovrebbe essere letta da tutti, credenti e non, consiglia Alberto Chiara e può essere oggetto di discussione e confronto anche con i nostri bambini, ragazzi e nipoti, e occasione per altri incontri, visto che la partecipazione a questo stata molto scarsa, nonostante l’argomento fosse di grande attualità e interesse, il relatore, meritava più ascolti!

Serenata a Maria

Partecipata, attiva e riflessiva la seconda serata, domenica 3 aprile nella Cappella dell’Annunziata: “Serenata a Maria di Nazareth”, animata dai cori della parrocchia con bravura e impegno.
Meditazione che sfocia nel canto e canto che è meditazione, aiutata anche dalla proiezione di belle diapositive; la possiamo riassumere così: Maria una GIOVANE DONNA, ebrea, credente, che si pone in “ascolto”, capace di consegnarsi totalmente all’Eterno, che a Nazareth, al saluto dell’Angelo: KAIRE KEKARITOMENE (Gioisci Maria, il Signore è con Te) rimane turbata, ma sa rispondere prontamente: Eccomi! E questa sua maternità unica e irripetibile, immediatamente altruista e la porta in viaggio per aiutare la cugina Elisabetta di età matura e in attesa di un figlio. Nell’incontro, pieno di gioia, scaturisce il MAGNIFICAT (l’anima mia esulta in Dio mio Salvatore).

Poi inizia la sua vita di Madre, Maria c’è, è presente, difende e mette al sicuro la sua Creatura; si preoccupa degli altri e provoca il Figlio a darsi da fare, forte e coraggiosa, intraprende anche Lei la via del Calvario: MADRE IO VORREI parlare con Te di quel Figlio che amavi, che ti ha lasciata a tutti noi, perché non rimanessimo orfani. A questa Madre innalziamo fiduciosi la nostra preghiera: AVE MARIA, Ora pro nobis (prega per noi) Santa Maria, VERGINE DEL SILENZIO, tienici lontani dalla fiera dei rumori, persuadici che solo nel silenzio maturano le cose grandi della vita. RIMANI CON ME, rimani con noi, rimani accanto ai giovani, perché alla Tua scuola, scoprano come mettere Gesù al primo posto nella vita, per poter cantare ogni giorno come don Giosy Cento: Ti sento ogni giorno mia Madre perché con Lui tu generi me! SANTA MARIA DEL CAMMINO, nostra compagna di viaggio, prendici per mano, dai un senso al nostro andare, e se ci vedi allo sbando, rimettici in carreggiata e dalle nebbie di questa valle di lacrime noi ricorriamo a Te e cantiamo: SALVE REGINA, Madre di Misericordia, aiutaci ad essere accoglienti e misericordiosi verso i fratelli e le sorelle che incrociamo nel nostro cammino.

Al termine della serata, ci sentiamo accolti e compresi da Gesù e da Te, Maria, perciò cantiamo: MAGNIFICAT ANIMA MEA DOMINI!

Grazie per l’opportunità delle due serate operative.

Bruna Pastore

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