“Il Regno dei Cieli è un tesoro nascosto nel campo. Un contadino lo trova …”. La preziosità delle circostanze, conferma della imprevedibile tenerezza di Dio, si è rivelata e confermata nel triduo di esercizi spirituali organizzato dalle Suore di Carità di Montanaro nella loro Casa Madre il 17,18,19 agosto e predicato da padre Antonello Erminio sul testo dell’Apocalisse.
Decriptato del ridondante simbolismo, il testo risulta di un’attualità bruciante. Indizi recenti avevano orientato la mia curiosità per un opportuno approfondimento. Sono stato ripagato con una grande consolazione.
Le chiese a cui sono indirizzate le “lettere” sono nostre contemporanee, sono le nostre comunità parrocchiali e non. Di più, è la coscienza di ciascuno chiamata ad accogliere il perenne vivificante messaggio. È il nostro stanco, rassegnato atteggiamento che deve convertirsi alla vigilanza e testimonianza. Proprio perché i “tempi sono cattivi” urgono cristiani vigilanti, motivati, convinti, intraprendenti … in uscita.
La parola avvolgente e incisiva del predicatore ha rappresentato efficacemente non solo il contesto attuale nel quale si vive, ma ha evocato, attraverso l’esperienza storica delle sette chiese dell’Asia minore, le tentazioni sempre incombenti sulle nostre vite: idolatria, accidia, autoreferenzialità, perniciose perché da un lato ci illudono di essere “autosufficienti”, per sprofondarci nella disperazione appena si profila il fallimento. Le tentazioni e le difficoltà però si cambiano in opportunità per il credente, ovvero per chi aspetta non solo il ritorno glorioso del Signore alla fine del tempo, ma che lo sperimenta presente nel quotidiano impegno. Aprire il cuore a Colui che sta “sulla soglia e bussa…” può ritenersi gesto ingenuo e/o temerario.
Chi accetta di correre il rischio sarà per vero sovrabbondantemente ripagato.
don Arnaldo