Anche oggi è Natale!

La sera del 19 dicembre i bambini della scuola paritaria “Figlie di Carità” si sono esibiti in una emozionante recita e scenografiche manifestazioni canore nella chiesa parrocchiale. Entriamo nel vivo ricordando alcuni momenti e cercando di ricordare il messaggio che i bambini hanno voluto trasmetterci! Il primo canto coinvolge tutti i bambini della scuola mentre dal fondo della chiesa avanzano e prendono posto in zona altare, “Buon  Natale in allegria” augurano con le loro vocine.

Inizia la recita, protagonisti come di consueto sono i bambini della classe quinta: siamo in classe, la maestra fa leggere ai bambini una storia ambientata nel paradiso degli animali. Ecco comparire i graziosi animaletti che rimembrano i tempi in cui erano a Betlemme e decidono di andare a vedere sulla terra come si comportano gli uomini nel periodo di Natale. Con grande sorpresa scoprono che una festa che notoriamente deve essere una festa di serenità e pace, da qualche anno a questa parte viene vissuta sulla terra con frenesia: acquistando, impacchettando, spedendo, scartando, chiamando e rispondendo! Si torna sulla terra ai giorni nostri: i bambini affascinati dalla storia letta con la maestra escono da scuola e tornano a casa.

I bambini di quinta con il canto “Un viaggio del tempo” introducono l’argomento centrale della recita: quattro bambini costruiscono una macchina del tempo per andare a Betlemme nel giorno della nascita di Gesù! Con loro grande stupore la macchina del tempo funziona davvero e si trovano catapultati in un posto che non capiscono quale sia. Il canto dei bambini di classe IV esprime lo sconcerto dei bambini e la confusione di persone che c’è la notte di Natale a Betlemme “Quanta gente strana ….”! I quatto amici incontrano un altro quartetto di ragazzi vestiti con abiti antichi, si scambiano battute esilaranti, alla fine i quattro esploratori capiscono di trovarsi davvero a Betlemme nella notte di Natale! Il canto dei bambini della classe III “Betlemme”, interpretando gli abitanti di Betlemme, spiega la profezia che si tramanda da anni, secondo la quale proprio quella notte dovrebbe nascere il Messia! Continua quindi il colloquio ricco di battute spiritose tra i quattro esploratori del passato e i quattro bambini di Betlemme: scoprono in tempo reale recandosi alla locanda che Maria e Giuseppe sono arrivati e per loro c’è posto solo nella stalla, tutti i posti sono occupati, pare a causa della moltitudine di gente accorsa per il censimento indetto.

Arrivano alla locanda anche i Re Magi, il canto dei bambini della classe I “Attendiamo la stella” spiega che essi sono lì per portare i tre doni simbolo di regalità al re che nascerà. I quattro bambini dei giorni nostri interagiscono anche con i Re Magi, i quali confermano che secondo i loro studi la notte stessa dovrebbe accadere un evento prodigioso. Entra in scena l’oste, padre di uno dei quattro bambini di Betlemme, il quale finalmente ammette che per Maria e Giuseppe non c’era posto nella locanda perché avevano solo due denari …… la “solita storia”! A questo punto i nostri viaggiatori nel tempo spronano tutti i personaggi ad andare a vedere nella stalla cosa accadrà, il canto dei piccoli della classe I rivela “E’ nato Gesù, tutti i personaggi del presepe prendono posto intorno a Maria e Giuseppe …… Maria scopre il Bambino, rivelando così la nascita di Gesù!

Ricompare la macchina del tempo costruita dai ragazzi, un balzo dentro e rieccoci nel presente! I bambini un po’ frastornati si confrontano con i genitori, ricordano di essere davvero stati a Betlemme! I saggi genitori insegnano che non è necessario andare a Betlemme, ogni anno Gesù nasce nei nostri cuori come allora per chi lo sa riconoscere, per chi lo sa accogliere e lo sa far nascere dentro di sé. Il canto finale con tutti i bambini di tutte le classi insieme annuncia “Anche oggi è Natale”: oggi  come allora il Natale ci porta pace, gioia e amore, perché Gesù è nato per salvare ognuno di noi; non importa chi sei, da dove vieni, che lavoro fai, se hai tanto o poco, importa solo se sai accogliere, importa l’amore che c’è in te! Questo è il messaggio che i nostri bambini, tutti insieme, hanno voluto trasmetterci.

E’ stato emozionante vedere uno spettacolo così articolato e ben strutturato tra scene e canti, interpretato in modo magistrale da compagni di classe che han provato per un giorno a cimentarsi in un divertente ed educativo “gioco” di gruppo. È stato bello vedere i bambini più grandi aiutare i piccolini a scendere dagli scalini del palco predisposto per i canti. C’è anche stato un accenno nel testo teatrale ai mezzi moderni di comunicazione, senza i quali sappiano che oggi spesso ragazzi e adulti difficilmente riescono a stare. Educare i nostri figli insegnando loro i valori della parola di Dio, fornire sane occasioni di svago in comunione, quali possono essere il teatro, lo sport, i giochi di società più tradizionali, penso che possano essere un deterrente allo smodato e scorretto uso dei citati internet/FaceBook e altri moderni mezzi di comunicazione/gioco, che ai giorni nostri possono comportare numerose problematiche, se noi genitori non riusciamo ad intervenire e filtrare in modo opportuno.

Complimenti alle maestre, alla coordinatrice Suor Rosetta, alla madre Suor Maurizia, a tutti coloro che hanno reso possibile lo spettacolo di Natale dei nostri bambini, Parroco compreso!

                                                                                                                                                                                                                Stefania Regis

 

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