Alberto Chiara: Laudato SI

Alberto Chiara presenta la LAUDATO SI

In occasione della festa dell’Annunziata, alla scuola paritaria, sono stati organizzati degli incontri per i genitori, uno dei quali si è svolto nella serata del 1 aprile scorso.

Tema corposo, la presentazione della “Laudato Sì”. Enciclica di Papa Francesco, che Alberto Chiara, giornalista di Famiglia Cristiana, definisce come amico dei poveri, fine teologo e uomo di grande cultura. L’argomento sulla cura della casa comune, era perfettamente in sintonia con il filo conduttore di questo anno scolastico: Non padroni ma custodi del mondo.

Dopo aver visto un filmato introduttivo il relatore mette subito in evidenza come l’enciclica si inserisca sia in un contesto ecclesiale che in quello civile, contesto individuato nell’incontro dei 196 Paesi per cercare di trovare una qualche soluzione all’aumento della temperatura del pianeta: incontro svoltosi alla fine dello scorso anno, e con prossimo appuntamento a fine del 2016.

Il relatore ci fa notare come la desertificazione sia già in atto e, dato allarmante, attualmente ci sono 244 milioni di profughi nel mondo. Siamo ai livelli di una guerra mondiale. Ci fa notare, inoltre, che gli studi mettono in evidenza che siamo di fronte alla sesta estinzione mondiale, sottolineando che nella quinta si sono estinti i dinosauri.

La domanda dalla quale dobbiamo partire la seguente:

Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a quelli che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?

Una domanda che non riguarda solo l’ambiente, ma richiama l’attenzione sui valori dell’esistenza.

Ha poi presentato una panoramica e una analisi dei capitoli contenuti nell’Enciclica, quali:

Ascolto della situazione nel cap. 1;

Confronto con la Bibbia nel cap. 2;

Cause del problema nel cap. 3;

Proposte concrete per la risoluzione del problema, vedi Ecologia Integrale, nel cap. 4;

Linee di orientamento e di azione nel cap. 5;

Educazione alla cultura ecologica, nel cap. 6, capitolo che riguarda direttamente noi genitori, la scuola, i mezzi di comunicazione, la parrocchia, la catechesi, tutti coloro che hanno compiti educativi.

L’Enciclica termina con due preghiere e con un messaggio di speranza che Papa Francesco ci trasmette, rivolgendosi agli uomini di buona volontà: L’ umanità ha la capacità di costruire la nostra casa comune.

Tanti i messaggi che emergono e che Papa Francesco mette in evidenza, quale, per esempio, una sobrietà di vita vissuta come libertà, in modo da essere buoni, onesti e corretti nei confronti del creato, nei confronti della terra, che viene definita con le parole di San Francesco, sorella e madre.

E, come viene fatto notare da un presente, sono tanti gli spunti che possiamo trarre da questa Enciclica, per la nostra vita di tutti i giorni.

Possiamo fare attenzione alla temperatura di casa e all’utilizzo dei condizionatori;

possiamo fare attenzione a spegnere le luci che non servono;

possiamo fare attenzione al consumo dell’acqua;

possiamo fare attenzione a comprare e cucinare solo quello che ci serve e a non riempire a dismisura il frigorifero rischiando di buttare parecchie cose che vanno a male;

possiamo fare attenzione a comprare frutta e verdura di stagione;

possiamo fare attenzione ad utilizzare i mezzi pubblici o, comunque, ad usare una sola automobile in piu’ persone che facciano lo stesso tragitto

A prima analisi l’incontro poteva sembrare di pura filosofia, con argomento molto distante da noi. A fine serata, invece, mi sono resa conto che è vita di tutti giorni. E se facciamo così tanta attenzione alla nostra casa privata, perché tante volte non pensiamo alla nostra casa comune? Mai ci permetteremmo, a casa nostra, di buttare per terra la carta di caramella o un mozzicone di sigaretta: perché, allora succede in strada, il pavimento della nostra casa comune?

Lucchetta Mirosa