A teatro con la scuola … e con mamma e papà

Anche quest’anno la scuola paritaria di Montanaro ha organizzato la ormai tradizionale “mattina a teatro in famiglia”, che piace tanto ai bambini e fa felici pure i genitori! Con una novità: un doppio appuntamento sulle poltroncine dei due, in assoluto, più affascinanti (e ricchi di storia!) teatri di Torino, il Teatro Regio ed il Teatro Carignano.

Il primo appuntamento è stato sabato 23 marzo, davanti all’ingresso del Teatro Regio, in un bellissimo pomeriggio di sole quasi estivo. Il calendario prevedeva “Pinocchio”, l’opera di Pierangelo Valtinoni, su libretto di Paolo Madron, liberamente tratta dal celebre libro di Collodi, che è già stata rappresentata nei più bei teatri di tutto il mondo.

Una versione di Pinocchio decisamente inconsueta, cantata sulle arie della musica lirica, con adattamenti di testi contemporanei. L’opera è in realtà un progetto dedicato ai più piccoli, alle famiglie ed alle scuole. Grazie al progetto «La Scuola all’Opera», sono stati formati i docenti e 2.500 ragazzi sono stati preparati, attraverso i laboratori di «Cantiamo l’opera», a interpretare le pagine più belle della partitura grazie a 95 incontri organizzati in 72 scuole a Torino, in Piemonte e in Francia.  Sul palco si sono esibiti i solisti e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”, istruito dal maestro Claudio Fenoglio e i giovani cantanti di Opera Assieme.

Molto coinvolgente l’apporto musicale con l’Orchestra del Regio e fantastico l’allestimento scenografico. Curiosa la tecnica giapponese del “bunraku” con cui veniva mosso il burattino Pinocchio; la tecnica prevede tre burattinai per ogni pupazzo più, in questo caso, la cantante che gli dava la voce, che si mimetizzavano con lo sfondo nero.

Il secondo goloso appuntamento a teatro, fissato per domenica mattina 7 aprile, presso il Teatro Carignano, è stato meno scenografico, ma forse più accattivante per i piccoli spettatori, in quanto più comprensibile. La lirica, anche se affascinante, ai piccoli (compresa la mia bambina di quasi 8 anni!) può risultare un po’ ostica.

E veniamo allo spettacolo, dal titolo “La Bella e la Bestia”, adattamento del racconto di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, realizzato da Giulia Ottaviano e Alba Maria Porto.

La storia la conosciamo tutti, dopo anni di repliche di DVD, in quanto genitori ostaggi di bambine che richiedono di vedere e rivedere sempre lo stesso cartone animato della Disney.

Bello l’adattamento contemporaneo dato dai personaggi dello spettacolo, contestualizzato al giorno d’oggi. Una favola di coraggio, in cui i due protagonisti fanno un percorso di crescita: la Bestia rivede sé stesso e scopre di essere in grado di amare; Bella va oltre le apparenze e realizza quanto c’è di meraviglioso oltre quello che affiora in superficie.

Molto apprezzati dai bambini i dialoghi divertenti e spigliati degli attori, i quali hanno raccolto attorno a sé, a fine spettacolo, tutti i giovani spettatori per un lungo momento di dialogo, foto ricordo e rilascio autografi.

Attendiamo fiduciosi le proposte in calendario per il prossimo anno scolastico (ormai siamo abituati bene!).

Mara Foresto

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