P. Antonello Erminio ha guidato il corso degli esercizi spirituali sviluppando il tema “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio”, con intense meditazioni e suscitando nei partecipanti profonde riflessioni. Eccone alcune.
Gli esercizi spirituali di fine estate nella casa madre della suore di Montanaro, sono stati guidati come al solito magistralmente da padre Erminio Antonello che ha sviluppato il tema “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio”.
Poter partecipare agli esercizi è un’opportunità che arricchisce, dona serenità e gioia interiore… Padre Antonello, infatti, ha subito detto che gli esercizi acquistano significato se servono a ravvivare in ognuno la propria fede. Tutti abbiamo bisogno in continuazione di riscoprire dentro di noi la consapevolezza di essere all’interno di una relazione d’amore con Dio Padre, relazione intima, personale, che dà sapore e significato alla nostra esistenza, ci dà pace e ci rende felici.
Spesso, nella quotidianità, troviamo difficile convincerci che Dio ci ama nonostante le nostre colpe, fragilità, incoerenze: ed è proprio perché siamo fragili, deboli che abbiamo bisogno di Lui che mi ama incondizionatamente, non per i nostri sforzi, preghiere, azioni, ma solo perché il mistero di Dio si è chinato su noi! C’è un Dio che ci cerca, ci ama, ci vuole salvare: ma rispetta la nostra libertà.
In questo atto di abbandono fiducioso dobbiamo guardare a Maria, vergine di Nazaret. Lei sì che ha saputo e voluto affidarsi completamente a Dio. Maria insegna a tutti noi come stare di fronte al mistero della vita, ci insegna a fidarci completamente. Come lei, dobbiamo abbandonarci a Dio dicendo: “Eccomi… Io so che tu ci sei… so che tu mi conduci sulla strada buona che mi porta alla salvezza”.
Particolarmente importante la messa in guardia, da parte di padre Antonello, contro l’assuefazione che spesso colpisce la nostra vita spirituale: si vivono momenti forti, pieni di slancio, ma dopo l’euforia, piano piano ci si spegne e si vive la propria religiosità in un ripetersi di atti abitudinari. La vita spirituale va sempre vissuta come fosse un momento iniziale… Si deve sempre ricominciare, mai sentirsi arrivati: e questa attitudine vale anche nella vita quotidiana, nei rapporti interpersonali, negli impegni lavorativi.
Partecipare agli esercizi serve anche a risentire in sé l’energia dello Spirito Santo che ricrea la vita, opera nelle nostre coscienze per farci guardare al mondo con occhi diversi. È illusione che il mondo cambi: siamo noi che, con l’aiuto dello Spirito, dobbiamo imparare a guardare al mondo con occhi diversi; così, piano piano, il mondo inizierà a cambiare.
Attraverso la meditazione attenta di molti brani della Parola di Dio si è approfondito il ruolo di Maria nella storia della salvezza, vedendo in lei un modello di accoglienza della Grazia, la figura di “una donna che ha vissuto di fede intrecciandola con la storia di suo Figlio, diventando essa stessa un poco alla volta sua discepola, donna che si è lasciata educare e plasmare dal mistero di Gesù che si rivelava con chiarezza sempre maggiore nella sua storia”. “Come Maria, chi dice il proprio sì a Dio si consegna all’imprevedibile, consentendo di lasciarsi portare per tutta la vita anche là dove non si vuole”.
L’invito, a chi volesse approfondire l’argomento, è consultare il sito www.suoredimontanaro.it, che riporta le registrazioni degli interventi. Invito che vale pure per i partecipanti: nonostante la semplicità, chiarezza e concretezza con cui padre Antonello ha offerto le sue argomentazioni, tanto densi e ricchi sono stati gli interventi che quasi inevitabilmente qualcosa sarà sfuggito…
(robertilla vivian)