In ricordo di Suor Letizia

“La carità è paziente, è benigna, non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode della ingiustizia ma si compiace della verità… La carità non avrà mai fine” (1 Corinti 13,4-8)

Nell’inno alla carità di San Paolo è ben inse­rita la vita umana e religiosa di Suor Letizia.

Nel suo relazionarsi con le persone, lo sguardo an­dava oltre a ciò che vedeva in ogni ambiente e in ogni attività affidatale.

Suor Letizia non ha mai voluto essere più di quello che era. Sempre disponibile a quello che la vo­lontà di Dio le chiedeva attraverso la fraternità e l’autorità religiosa.

L’abbiamo vista passare nelle scuole ma­terne da To­rino alla Campania e dalla Cam­pania alla Sviz­zera tra i nostri migranti, dove prima dell’alba le suore anda­vano nelle va­rie borgate per accogliere e accompa­gnare i bambini nell’asilo della missione italiana. Le giornate scolastiche cominciavano con la co­lazione e terminavano al tramonto.

Dalla Svizzera al Brasile nella missione della diocesi di Ivrea, tra i poveri più poveri della Bahia at­traver­sata dal Rio San Francisco. In­sieme alle consorelle e ai sacerdoti missio­nari, Suor Letizia, per un breve periodo, ha donato con gioia le sue energie.

Raccontava con piacere simpatici aneddoti da lei vissuti come quello di aver trovato più volte, nel­la sua cameretta, i rospi pronti a gracchiarle la ninna nanna. Sapeva accogliere il lato positivo di ogni esperienza.

Le Consorelle che la sostituivano nelle attività delle varie case percepivano il ricordo da lei lasciato non solo tra i bambini ma anche tra le famiglie come testimonianza del bene rice­vuto.

Giovanissima ha scelto di vivere la vita religiosa con entusiasmo, desiderosa di compiere tanto be­ne per gli altri. Era una persona dotata di una bella voce, con la musica e il canto rallegrava la vita dei bambini. Alla Borgnana Picco di Torino i concerti vocali accompagnati da Anita al pianoforte, erano assicurati e mettevano nel cuore dei bambini la firma di Dio e del suo amore per il mondo.

La sua comunità religiosa le è riconoscente per tutto il bene che ha compiuto ed è certa della sua felicità con Dio.

Suor Nazarena e le Consorelle

 

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