In casa Madre, dalle ore 15.30 alle 17.30, padre Antonello Erminio concluderà il percorso formativo di quest’anno. Il tema dell’incontro: Credo la risurrezione della carne e la vita del mondo che verrà.
Breve riferimento alla riflessione
Dice la Parola di Dio: “Colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi” (2 Cor 4, 14). Questa è la bella notizia della nostra fede. I cristiani non aspettano che la morte li porti via dal mondo, ma attendono il mondo che verrà.
La morte nell’esperienza dell’uomo toglie senso a tutto e solleva la questione del senso della vita umana. Contro di essa l’umano non può nulla ed essa rimane velata dal mistero. Noi vediamo sempre gli altri morire, ma in realtà il morire è sempre qualcosa che ciascuno deve assumersi in proprio. Non solo, ma la morte non può semplicemente essere rimandata: a ben vedere, essa non entra fulmineamente come un ladro alla fine della vita, ma abita ogni momento dell’esistenza a partire dall’istante in cui l’uomo è emerso dal nulla. Essa però è anche il momento di verità dell’esistenza umana, come osserva per sé S. Weil: “Ho sempre creduto che l’istante della morte sia lo scopo della vita… l’istante in cui per una frazione infinitesimale di tempo penetra nell’anima la verità pura, nuda, certa, eterna”. [……].
Ascolta l’audio della meditazione
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2 parte