Suor Concetta Giraudo

Suor Concetta GiraudoAll’alba del 6 agosto 2016, mentre la Chiesa si preparava a celebrare la festa della trasfigurazione, il Padre misericordioso e buono chiamava improvvisamente a sé la nostra sorella Suor Concetta (Celesta Giraudo), nata a Centallo (CN) il 10 luglio 1933.

Poco più che ventenne, fa il suo ingresso nella Comunità delle Suore Figlie di Carità di Montanaro. Oltre a lei, nella sua famiglia, altre quattro sorelle si consacrarono al Signore: una claustrale al Cottolengo, due nel movimento missionario di Padre Gasparino e un’altra che la raggiunge, tre anni dopo, nella stessa Congregazione.

Inizia il cammino di noviziato il 2 giugno 1954 e si consacra definitivamente a Dio con la professione perpetua il 15 settembre 1961. Giovane suora le viene affidato la mansione di portinaia ma dal 1969, dopo aver conseguito il diploma di infermiera, si dedica all’assistenza dei malati, servizio che svolgerà per tutta la vita finché le forze e la salute glielo consentiranno.

Sicuramente questa sua lunga permanenza a Montanaro le ha consentito di conoscere e avvicinare tutte le famiglie del Paese per soddisfare i vari bisogni dei malati e donare sollievo non solo al corpo ma anche al cuore di tanti fratelli sofferenti, attraverso gesti di bontà e parole di conforto.

Nella Comunità montanarese, il ricordo di lei è grande e l’hanno dimostrato in molti che, alla notizia della sua improvvisa dipartita, hanno partecipato alla veglia di preghiera con affetto e riconoscenza. Ecco alcune loro testimonianze:

  • Oggi mi sembra opportuno ricordare una persona che ci ha lasciati e anche se per tanti di noi sono giorni di vacanza e spensieratezza, mi sembra opportuno per noi montanaresi ricordarla. Cara suor Concetta, esempio di suora sincera, lavoratrice, pronta a qualsiasi nostra richiesta in campo infermieristico…. quante iniezioni hai fatto a noi montanaresi!!! Sei sempre corsa, finché hai potuto, nelle nostre case e nel tuo monastero! Ora sei lassù… ma il tuo ricordo sarà sempre con noi e con le tue consorelle …. (Rita Borra)
  • Credere è una bella cosa, ma mettere in atto le cose in cui si crede, è una prova di forza (Gibran)…. Il messaggio di questa mattina ben si addice a Suor Concetta… non parole fatte di retorica, ma parole che descrivono una vita dedica nel silenzio agli altri. E’ stata parte delle nostre famiglie perché ha curato non solo ferite fisiche ma ha sollevato pene, asciugato lacrime, condiviso sorrisi e gioie: è stata una di famiglia. Sì mi piace veramente pensarla e ricordarla così: come una di noi fino alla fine. La piccola Suora da cui ci si lasciava medicare. La piccola suora che faceva coraggio nelle prove più grandi e che sapeva leggere al di là delle apparenze l’intima bellezza dei cuori e la verità delle anime belle, persone anche quelle dall’apparenza burbera. Ora penso sia nella luce con la sua famiglia di nascita e le Sue sorelle di comunità con cui ha condiviso tutta la sua vita. Possa continuare a pregare per tutti noi perché possiamo continuare a saper seminare fiducia e speranza come Lei ha sempre fatto. (Ivana Tua)
  • Con semplicità e illuminati della parola di Dio ascoltata nel Vangelo delle beatitudini, salutiamo Suor Concetta e preghiamo per lei. Era viva in lei una luce di speranza, di perdono, di accoglienza che la portasse più vicina a Dio. Questa sua grande attesa ci fa sperare che in questo momento Gesù le sta dicendo – Vieni, sei beata! Perché sapevi che avevi tanto da soffrire, sei beata perché sei stata operatrice di pace. E davvero, in questo momento, mi sento di salutarla e di ringraziarla con queste parole di Gesù. Lei, nella sua semplice umiltà ma anche operosità, finché ha potuto ha donato tutto il suo tempo agli ammalati, ai sofferenti. La ringrazio tanto perché mi ha aiutato a conoscere gli ammalati, a introdurmi nelle loro case dopo averli preparati a ricevermi. Io, nuovo parroco, da solo non sarei stato capace, ma lei mi ha aperto la strada. In questo momento la Parola di Dio ci fa dire – beati i puri di cuore, beati i misericordiosi, beati i portatori di pace, beati quelli che piangono. E noi lo diciamo di lei che, nel giorno della trasfigurazione, i suoi occhi hanno potuto incontrare il volto luminoso del Signore.  (Don Aldo – nell’omelia)
  • A nome di tutta la Comunità, voglio ringraziarti, Suor Concetta, per il servizio, l’aiuto, il conforto, la serenità che hai portato nelle nostre famiglie con disponibilità, discrezione, in punta di piedi, quasi chiedendo scusa della sofferenza che trovavi e vedevi. Dal cielo, trasfigurata da Gesù che tante volte hai portato nell’Eucaristia nelle nostre case, continua a darci aiuto e conforto.

Suor Concetta, sentiamo le parole di Gesù con le quali sei stata accolta: “Vieni benedetta dal Padre mio, prendi possesso del regno preparato per te fin dall’origine del mondo. Poiché ero malato e mi visitasti”. Grazie, e a Dio , Suor Concetta.  (Bruna Pastore)

Ed ora un grazie tutto nostro, cara Suor Concetta, per ciò che sei stata per la famiglia religiosa perché, con la tenerezza e l’attenzione che manifestavi accanto ai malati, hai reso visibile la bontà del Signore e hai vissuto con dedizione un aspetto fondamentale del nostro Carisma.

Adesso che sei immersa nell’amore del Padre e trasfigurata dal suo volto luminoso, intercedi per tutte noi il dono di un cuore generoso e sensibile alla necessità dei fratelli e, insieme alle Sorelle che hai ritrovato nella Casa del Padre, chiedi per la famiglia religiosa il dono di nuove vocazioni per poter continuare a spargere semi di carità e di bene.

Suor Maurizia Pellanda

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